Piano Ordinatore di Gradella

Documentazione

Descrizione

L’obiettivo che l’Amministrazione si era prefissata, assegnando ai tecnici uno specifico incarico, era quello di delineare un quadro unitario per la valorizzazione delle caratteristiche morfologiche, storiche e tipologiche del borgo. Lo scopo principale era quello di recuperare gli elementi andati perduti e di individuare tutti quegli interventi che avrebbero consentito una valorizzazione ed un rilancio del territorio anche dal punto di vista economico.

Per ottenere questi obiettivi sono stati definiti due strumenti.

Con il primo strumento sono state elencate le linee guida di tutto il borgo e per ogni edificio è stata prodotta una scheda nella quale sono riportate, da una parte tutte le caratteristiche tipologiche e i materiali esistenti (il colore delle facciate, gli infissi, i comignoli o i pluviali per citarne alcuni), dall’altra tutti gli interventi necessari che consentiranno il mantenimento o il ripristino dell’immagine complessiva degli edifici (modifiche o ripristini di elementi architettonici o spazi).

L’altro strumento riguarda l’aspetto prettamente progettuale.  All’interno del borgo sono stati individuati degli spazi strategici, sia pubblici che privati, associati a dei progetti specifici.

Il disegno complessivo pianifica il recupero e la valorizzazione dell’impianto storico attraverso la realizzazione di un collegamento pedonale da nord a sud del paese, accanto alla roggia Gradella, che metterà in relazione tutti gli spazi aperti delle corti, attorno alle quali il paese si è generato e nelle quali la vita dei cittadini si è sviluppata.

Tra gli elementi strategici di progetto collegati e messi a sistema con le dotazioni infrastrutturali, culturali e socio-economiche, sono stati identificati la piazza pedonalizzata e il parcheggio comunale accessibile anche da via Maggiore con più posti auto e alberature, un agriturismo, la riqualificazione del campo da calcio con nuovi spogliatoi, l’edificio della scuola per le associazioni o da destinare alle visite delle scolaresche, un centro congressi con sala riunioni o proiezioni nella cascina Sant’Anna, un museo della civiltà contadina nei fabbricati agricoli della Valletta, l’ambito di espansione residenziale per la costruzione di nuove abitazioni integrate nel contesto esistente, uno spazio per mercato-fiere accanto a via degli Orti. Si è consapevoli del fatto che un progetto di questa valenza sarà attuabile solamente in molti anni, ma altresì consci del fatto che ogni intervento, che si sarebbe potuto fare o lasciato fare ai singoli privati, avrebbe con il tempo determinato una perdita dell’identità del paese stesso, se non ci fosse stata questa volontà di pianificare una “visione” complessiva.

Un impulso alla realizzazione del piano potrebbe essere fornito dall’approvazione di una proposta di legge popolare che è in discussione da alcuni anni nelle commissioni della Regione Lombardia e prevede fonti di finanziamento da destinare anche al privato per la messa in atto di iniziative di valorizzazione del patrimonio custodito all’interno dei Comuni facenti parte del “Club dei Borghi più belli d’Italia”.

Un progetto di questo tipo è stato da sempre visto dall’Amministrazione come una grande opportunità da cogliere, perché consentirebbe un miglioramento non solo della capacità ricettiva, ma soprattutto della qualità di vita per i residenti. Si tratta di un connubio che in altre realtà regionali o europee ha consentito a piccoli paesi, caratterizzati da un grande patrimonio architettonico, ma che partivano da situazioni ben più povere o con il rischio dello spopolamento, di evolversi, e dove la valorizzazione della propria identità, del patrimonio immobiliare e dell’offerta economica ha dato il via ad una nuova stagione di vita.

Fabio Fornoni

Assessore Urbanistica

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Pagina aggiornata il 03/03/2024